Che cosa succede quando le aspettative di un investimento vengono deluse? In questo articolo discutiamo del rischio finanziario, ovvero della possibilità che un flusso di cassa in entrata sia inferiore alle aspettative, nullo o addirittura negativo.
Se da una parte i rendimenti sono misurabili, e facili di conseguenza da quantificare, i rischi non lo sono quasi mai. Si tratta di una forza molto potente nel mondo della finanza che però ha una grandezza soggettiva, e la sua percezione è di solito influenzata da una serie di fattori non per forza assoluti.
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Il rischio è l’incertezza nel futuro
Viviamo in un mondo stocastico (l’esatto opposto di deterministico). In altre parole, nessuno è in grado di sapere con assoluta certezza quello che accadrà. I mercati, così come il resto della vita di qualsiasi risparmiatore, sono permeati da una strutturale imprevedibilità che, nemmeno con tutta la pianificazione e lo studio, è possibile eliminare.
Nella fattispecie, le azioni di un’azienda, su cui ci si è documentati ampiamente, potrebbero non seguire il comportamento previsto per loro.
Potrebbero sovraperformare, per esempio, e dunque essere rivendute a un prezzo maggiore rispetto a quello a cui si sono acquistate. Nel momento in cui però l’azienda dovesse andare male, forse per un calo di interesse da parte dei consumatori nei suoi prodotti, le azioni perderanno valore – e potrebbero essere cedute a un prezzo più basso di quello di acquisto. Un’impresa che fallisce, poi, ha azioni che equivalgono alla carta straccia.
Quando si opera nei mercati finanziari è opportuno sapere che ognuna di queste opzioni può sempre verificarsi, per quanto si sia calcolata la sua improbabilità. Il rischio, o meglio, la tolleranza al rischio rappresenta la disponibilità individuale a sopportare perdite dovute all’andamento negativo. Più un consumatore è propenso al rischio, più è disposto ad accettare che l’investimento non consegua risultati sperati. Al tempo stesso è anche vero che a maggiori rischi possono corrispondere rendimenti più interessanti.
Come ci si deve comportare davanti al rischio?
Il rischio è un fattore che, come abbiamo detto, non può essere eliminato. Questo non significa però che esso debba essere ignorato. Un buon investitore guarda con attenzione ai fattori di rischio, e dunque non investe come se non esistesse, guardando solo al potenziale rendimento.
Parimenti, un buon investitore non è neanche accecato dal terrore di rischiare. Gli esperti suggeriscono che, in un orizzonte finanziario lungo, è ragionevole pensare di investire una parte del proprio portafoglio di risparmi in strumenti rischiosi, al fine di aumentare i rendimenti senza perdere tutto. Questo comportamento prende il nome di diversificazione del portafoglio.
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