PIR: che cosa sono i Piani Individuali di Risparmio

piani individuali di risparmio a lungo termine sono una forma di investimento che assicura notevoli vantaggi fiscali. Per poter beneficiare di questa agevolazione, tuttavia, sarà necessario soddisfare una quantità di condizioni. Partiamo con ordine e andiamo a vedere di preciso di cosa si tratta.

Cosa sono i PIR?

I PIR sono dei contenitori fiscali che offrono ai risparmiatori vantaggi fiscali e, al tempo stesso, aiutano a sostenere l’economia reale italiana. In un Paese come l’Italia, dove le rendite finanziarie sono tassate in genere con un’aliquota del 26%, l’agevolazione è molto interessante: garantisce l’esenzione totale dalla tassazione dei redditi degli investimenti effettuati nei PIR, come ad esempio la tassa sul capital gain maturato, interessi e dividendi) e anche dall’imposta di successione. 

Esistono due tipologie di PIR: quello ordinario e quello alternativo.

PIR ordinari prevedono una quota obbligatoria investita in strumenti qualificati, pari al 70% del totale, e che deve rispettare i requisiti del piano. Il rimanente 30% è quota libera, che può essere costituita di liquidità o investimenti non qualificati. 

Naturalmente il PIR comporta una certa quantità di rischio finanziario, trattandosi di investimenti in prodotti finanziari come azioni e obbligazioni, e costi connessi alla sottoscrizione. A questi ultimi è necessario fare attenzione al momento della sottoscrizione del piano, poiché in alcuni casi potrebbero essere abbastanza elevati da invalidare i vantaggi connessi alle agevolazioni fiscali.

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A chi può servire un PIR?

I PIR sono dedicati ai risparmiatori che vogliono investire una parte dei loro capitali in azioni o obbligazioni emesse da società italiane. Grazie ai PIR, il rendimento di questi prodotti sarà da considerarsi esentasse, e dunque molto più vantaggioso rispetto a un investimento equivalente al di fuori del piano individuale di risparmio.

I PIR sono strumenti molto utili anche alle imprese che desiderano finanziarsi attraverso l’emissione di prodotti come azioni o obbligazioni.

Le regole dei PIR

La sottoscrizione di un PIR richiede che il risparmiatore rispettino una certa quantità di regole, tra cui:

  • I Pir sono sottoscrivibili solo da persone fisiche con residenza in Italia. Anche i minorenni ne possono essere titolari.
  • Il 70% del piano dev’essere investito in strumenti finanziari emessi in Italia da società italiane
  • Di questo 70%, il 30% dev’essere investito in società non incluse nell’indice FTSEMib, e il 5% in società non incluse nel MidCap.
  • Una persona fisica titolare di PIR deve investire non meno di 500 e non più di 40mila euro l’anno, entro un limite di 200mila euro.
  • L’investimento nel PIR va mantenuto per un minimo di cinque anni. La vendita anticipata di uno strumento finanziario all’interno del PIR non comporta la perdita delle agevolazioni fiscali, a patto che entro 90 giorni il ricavato venga reinvestito in strumenti equivalenti, nel rispetto delle regole precedenti.

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