Con il termine inglese risk management si fa riferimento alla gestione del rischio, un concetto fondamentale legato al mondo degli investimenti e della gestione dei propri risparmi.
Inconsciamente, ogni giorno, cerchiamo di prendere decisioni che ci tutelino al meglio delle nostre possibilità, aiutandoci a evitare il rischio o ridurre il più possibile le eventuali conseguenze. Il rischio è parte di ogni scelta che prendiamo, e la sua eliminazione totale è impossibile. Questo è particolarmente vero nel mondo della finanza, dove ogni investimento, per quanto “sicuro”, può non produrre i risultati che ci si aspettava all’inizio.
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La gestione del rischio nella finanza
Nel mondo della gestione patrimoniale e degli investimenti, la gestione del rischio è parte integrante di ogni decisione da prendere. Correre rischi è fondamentale per ottenere dei risultati e, come ormai è risaputo, non esistono scorciatoie o escamotage per evitare di esporci a un potenziale pericolo di perdita. Investire sì o no, dunque?
La risposta come sempre sta nel mezzo: l’obiettivo dell’investitore è quello di mantenere il livello del rischio a livelli accettabili, e dunque sotto controllo nei limiti del possibile in base:
- Alla propensione al rischio personale ;
- Alla situazione economica individuale, ma anche del contesto storico in cui si effettua l’investimento:
- Agli obiettivi che si desiderano raggiungere
Il risk management in finanza permette di approcciarsi in maniera analitica e critica al processo di investimento, così da avere in mano strumenti e consapevolezza adatti a mitigare il rischio finanziario. A parità di capitale, del resto, non tutti sono disposti a rischiare allo stesso modo.
Come si gestisce il rischio?
Detto in maniera molto semplice, il rischio finanziario è la possibilità di perdere il proprio capitale in un investimento. Più in generale, è la possibilità che i rendimenti di un investimento si allontanino – anche di parecchio – da quelli che ci si aspettava.
Nell’educazione finanziaria si apprende che il mercato deve offrire rendimenti attesi maggiori, quanto più aumenta la probabilità che un asset sia rischioso, possa diminuire di prezzo o generare delle perdite. Un investitore agli esordi può sognare un asset ad alto rendimento e a basso rischio: niente di più comune, e tuttavia niente di più improbabile.
La gestione del rischio implica la creazione di un portafoglio bilanciato tra obiettivi e perdite potenziali. Un processo che consiste in varie fasi e in cui il consulente finanziario si rivelerà davvero utile per evitare di incorrere nelle distorsioni psicologiche che la finanza comportamentale definisce comunemente “bias cognitivi”.
Non esiste una ricetta segreta per la perfetta gestione del rischio poiché le variabili da prendere in considerazione sono molte.
L’idea di base, però, è quella di assumersi solo i rischi che il mercato possa verosimilmente compensare e che si possono tollerare durante il periodo di investimento. Le preferenze di rischio individuali sono sempre diverse, e dovrebbero essere la bussola che conduce, nel modo più sereno possibile, agli obiettivi di rendimento.
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