Accendere un mutuo o richiedere un prestito significa non solo poter far fronte a una spesa che, con il nostro reddito, non potremmo sostenere nell’immediato. Significa anche avviare un progetto di pianificazione finanziaria per poter restituire il denaro attraverso le rate periodiche.
Le rate periodiche necessarie a saldare un prestito sono costituite da due quote: quella del capitale da rimborsare, e che andrà ad abbassare il debito residuo, e una quota di interessi maturati sul prestito. Al fine di organizzare al meglio i pagamenti è necessario produrre un piano di ammortamento.
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Il piano di ammortamento
Il piano di ammortamento è un documento in cui viene presentato il programma graduale di estinzione. Di solito il piano viene redatto dall’istituto di credito.
In esso devono comparire diversi elementi, e non solo l’importo del prestito e la sua durata. In questo appariranno anche:
- Il periodo di rimborso (di solito mensile, ma non per forza)
- L’importo delle rate, formato da una componente di quota capitale e una di quota di interessi
- Il debito già estinto
- Il capitale residuo da versare
Esistono vari piani di ammortamento che vengono utilizzati in Italia: il piano all’italiana, alla francese, americano o anglosassone.
Il più utilizzato di solito è quello alla francese. In esso, le rate sono costanti e sono composte via via che i pagamenti vengono effettuati da una quota di interesse decrescente, e da una quota di capitale più alta. Il piano alla francese definito anche “progressivo”: la quota capitale è inferiore all’inizio, e tende poi a crescere andando avanti con il periodo di restituzione. Nel periodo iniziale si pagheranno quindi una maggiore quota di interessi rispetto al periodo successivo.
Nel piano di ammortamento, denominato all’italiana, invece, le quote sono costanti: avendo delle parti di interessi decrescenti, le rate si abbassano. Si tratta di un metodo abbastanza facile da calcolare e che di solito viene utilizzato nelle transazioni tra privati cittadini.
Nel modello tedesco la rata è fissa così come la quota di interessi, ma in modo decrescente, con una quota capitale che aumenta per mantenere costante il valore della rata. In questo modello il calcolo degli interessi viene fatto prima. Si può affermare che la prima rata di questo piano sarà composta quasi esclusivamente da soli interessi, mentre l’ultima sarà costituita per intero da capitale.
I piani di ammortamento tengono conto della quota di interessi che, non va dimenticato, può essere fisso o variabile.
È sempre caldamente consigliato parlare con un esperto prima di operare una scelta e sottoscrivere un piano di ammortamento.
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