I prodotti derivati si chiamano così per un motivo semplice: il loro valore deriva dall’andamento di un’attività sottostante che può essere misurata in maniera oggettiva.
Potresti leggere anche: “Cosa sono gli ETP?“
Come funzionano i derivati?
- Il derivato basa il suo funzionamento su una “scommessa”, ovvero su una previsione sul futuro andamento di un’attività o su l’accadimento di un determinato evento. Indovinare la previsione significa che il derivato acquisterà valore, mentre al contrario, il valore diminuisce.
- L’andamento del sottostante si calcola seguendo una relazione che è dedicata e specifica per ogni strumento, e che spesso è rappresentata da una funzione matematica talvolta molto complessa. Non è facile stabilire il valore di un derivato e spesso farlo richiede analisi complesse.
A cosa servono i derivati?
- Il portafoglio di un risparmiatore potrebbe avere bisogno di strumenti derivati nel caso in cui, per esempio, si senta il bisogno di ridurre il rischio finanziario di un portafoglio (copertura). In alcuni casi, invece, il derivato è uno strumento speculativo utile a conseguire un profitto, anche privo di rischio come nel caso dell’arbitraggio. In questo caso, infatti, vengono effettuate transazioni combinate sul derivato e sul sottostante.
Le categorie di derivati
Esistono tre tipologie principali di prodotto derivato:
– Il contratto a termine. In questo accordo, due soggetti determinano la data di consegna (maturity date) di una certa quantità di sottostante (merci o attività di vario genere) a un prezzo. Le fluttuazioni nel tempo della variazione del valore del sottostante identificano le possibilità di rischio e di rendimento del contratto a termine. Chi acquista potrebbe trovarsi a doverlo fare a un prezzo più alto rispetto a quello del mercato, o anche più basso. Riuscire a ottenere un guadagno da un contratto a termine è la grande sfida di questo derivato. Si dividono in forward e futures.
– Gli swap. Due parti si accordano per lo scambio di flussi di pagamento a certe date, a valute da stabilirsi. Il loro ammontare è determinato dal valore del sottostante. Essendo contratti non negoziati sui mercati regolamentati, essi prendono il nome di OTC, ovvero over-the-counter.
– Le opzioni sono contratti che danno il diritto di comprare (opzione call) o vendere (opzione put) un quantitativo di sottostante a un prezzo preciso e predeterminato (strike price) entro una data fissata in precedenza. Il bene sottostante può essere un’attività finanziaria, come un’azione o una valuta, una merce o il verificarsi di un dato evento.
Potrebbe interessarti anche: “Credito ai consumatori: quello che c’è da sapere“
Educazionefinanziaria.biz è un sito informativo, di conseguenza non fornisce alcuna garanzia per quanto riguarda il contenuto. Le pubblicazioni non tengono conto degli obiettivi di investimento, situazione finanziaria o esigenze particolari di qualsiasi individuo particolare.
Gli articoli presentati sono solo a scopo informativo e non sono da considerare sollecitazione al pubblico risparmio. I contenuti potrebbero non essere completi e non si garantisce che siano accurato o aggiornati. Si consiglia, quindi, di effettuare la propria ricerca indipendente prima di prendere ogni decisione finanziaria.
Non ci assumiamo alcuna responsabilità per qualsiasi uso fatto delle informazioni fornite. L’utente accetta di non tenere la redazione di Educazione inanziaria.biz e i suoi articolisti responsabili di decisioni o investimenti che si basano sulle informazioni contenute in questo sito.