Il conto corrente è uno strumento davvero importante che le banche offrono ai loro clienti per gestire la liquidità. Pur esistendo molte tipologie, è sempre bene ricordare che ha un costo, di solito commisurato alla quantità di servizi erogati in abbinamento.
Ogni banca offre servizi anche molto diversi l’una dall’altra, e questo significa che i conti correnti possono avere costi molto differenti tra loro. Ecco perché non è solo importante valutare l’uso effettivo, ma anche analizzare con attenzione i costi di ciascun servizio, prima all’interno della stessa banca e tra vari prodotti, e poi misurando i costi tra una banca e l’altra.
Alcune persone hanno diritto a un conto corrente gratuito. Si tratta di individui con un ISEE molto basso, oppure con una pensione inferiore ai 18 mila euro annui. A questi soggetti viene erogato un servizio minimo, ovvero il conto corrente di base, che permette di effettuare operazioni ordinarie.
Chiunque abbia dubbi sui costi attualmente applicati dalla propria banca per il conto corrente attualmente in uso potrebbe leggere il contratto aggiornato, oppure rivolgersi allo sportello per ricevere informazioni rapide e immediate sugli oneri applicati al proprio conto.
Potrebbe interessarti anche: “Quali sono le domande da porsi prima di aprire un conto corrente?“
Quali costi esistono per i conti correnti?
Il costo complessivo del conto corrente è dato da due elementi:
– La parte fissa
– La parte variabile
I costi fissi non variano mai. Sono sempre quelli, indipendentemente da quanto e come si usa il conto. Tra questi si annoverano i canoni legati alle eventuali carte, il canone annuale del conto corrente, le imposte di bollo e tutte quelle spese legate all’invio di lettere o altre comunicazioni rivolte al cliente.
Il canone annuo include un numero finito di operazioni all’anno, a meno che non si concordi per un piano illimitato.
È possibile le spese di invio di comunicazioni al cliente rinunciando per esempio all’invio di un estratto conto cartaceo ogni mese, o altri servizi accessori che, tramite home banking, sono facilmente accessibili senza l’ausilio della banca.
I costi variabili di solito variano in base a diversi fattori. Variano per esempio in base al tipo di operazioni e al numero. Molto dipende dagli accordi pattuiti con la banca:
– Spese per la liquidazione periodica degli interessi e degli oneri
– Ogni operazione può presentare spese per la registrazione
– Commissioni per eventuali servizi erogati
– Oneri di scoperto, ovvero quando il conto corrente raggiunge un valore negativo.
Potresti leggere anche: “Come gestire con attenzione il proprio conto corrente“
Educazionefinanziaria.biz è un sito informativo, di conseguenza non fornisce alcuna garanzia per quanto riguarda il contenuto. Le pubblicazioni non tengono conto degli obiettivi di investimento, situazione finanziaria o esigenze particolari di qualsiasi individuo particolare.
Gli articoli presentati sono solo a scopo informativo e non sono da considerare sollecitazione al pubblico risparmio. I contenuti potrebbero non essere completi e non si garantisce che siano accurato o aggiornati. Si consiglia, quindi, di effettuare la propria ricerca indipendente prima di prendere ogni decisione finanziaria.
Non ci assumiamo alcuna responsabilità per qualsiasi uso fatto delle informazioni fornite. L’utente accetta di non tenere la redazione di Educazione inanziaria.biz e i suoi articolisti responsabili di decisioni o investimenti che si basano sulle informazioni contenute in questo sito.