Che cos’è il bias del sovraccarico di informazioni nella finanza comportamentale?

L’eccesso di informazioni può essere tanto paralizzante quanto la paura di sbagliare. Il cosiddetto sovraccarico informativo si contrappone all’approccio istintivo ed eccede nel senso opposto.

La finanza comportamentale studia i bias cognitivi, ovvero quei pregiudizi o giudizi che non corrispondono all’evidenza dei fatti e portano una persona a prendere decisioni sbagliate. Se l’investitore ideale è razionale e basa le sue scelte su dati, statistiche e studi di settore, l’approccio all’informazione deve mantenersi sano ed equilibrato. Quando si eccede con le ricerche, si rischia di incorrere in un cortocircuito molto complesso da districare.

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Il bias del sovraccarico di informazioni

L’investitore sotto stress tende a prendere in analisi quante più fonti possibili per conseguire, dati alla mano, la migliore decisione. Più informazioni, a livello teorico, consentono di semplificare la scelta. Purtroppo è vero anche il contrario: una quantità eccessiva di nozioni e dati può portare a una paralisi decisionale per le troppe scelte a disposizione.

Una persona meno vincolata dai dati, con una minore conoscenza dell’argomento in materia di investimenti, potrebbe invece essere meno preoccupata delle conseguenze di una data scelta, dando per scontato di essere padrona del tema (bias della familiarità). 

L’equilibrio, come sempre, sta nel mezzo.

Come tenere sotto controllo la quantità di informazioni da prendere in analisi?

Da una parte, l’essere umano sente il bisogno di semplificare i problemi il più possibile, liberandoli da tutte le eventuali conseguenze. Dall’altro sente il bisogno di razionalizzare e prendere in analisi tutti i fatti a sua disposizione – e nell’era della tecnologia può risultare in una mole considerevole di lavoro. L’accesso alle informazioni non è mai stato così vasto come oggi, e anche questa opportunità comporta naturali conseguenze.

Il bias del sovraccarico di informazioni si verifica quando i dati e i numeri a disposizione eccedono la capacità di un investitore di elaborarli in maniera razionale. Il consulente finanziario che osserva questo comportamento in un suo cliente, potrebbe consigliare di:

  • Allontanarsi per un po’ di tempo da tutti gli strumenti che distribuiscono informazioni fuorvianti.
  • Allenare l’attenzione a evitare inutili sollecitazioni esterne derivanti da informazioni correlate, ma non del tutto pertinenti. Per prendere una decisione saggia è necessario focalizzare i propri sforzi verso una visione analitica dedicata e d’insieme, senza altre distrazioni.
  • Selezionare accuratamente le fonti da cui si sceglie di carpire informazioni, e consultarle solo poche volte al giorno per mantenersi informati senza incorrere nell’ossessione.

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